TU NON MI BASTI MAI

Vorrei essere il vestito che porterai
il rossetto che userai
vorrei sognarti come non ti ho sognato mai
ti incontro per strada e divento triste
perché poi penso che te ne andrai.
Vorrei essere l’acqua della doccia che fai
le lenzuola del letto dove dormirai
l’hamburger di sabato sera che mangerai… che mangerai
vorrei essere il motore della tua macchina
così di colpo mi accenderai.
Tu tu non mi basti mai
davvero non mi basti mai
tu tu dolce terra mia
dove non sono stato mai.
Debbo parlarti come non faccio mai
voglio sognarti come non ti sogno mai
essere l’anello che porterai
la spiaggia dove camminerai
lo specchio che ti guarda se lo guarderai… lo guarderai
vorrei essere l’uccello che accarezzerai
e dalle tue mani non volerei mai.
Vorrei esser la tomba quando morirai
e dove abiterai
il cielo sotto il quale dormirai
così non ci lasceremo mai
neanche se muoio e lo sai.
Tu tu non mi basti mai
davvero non mi basti mai
io io io ci provo sai 

NON MI DIMENTICARE MAI…..      

P.s.: Lucio Dalla!!

Tu non mi basti mai.jpg

A MODO MIO QUEL CHE SONO L’HO VOLUTO IO

Santi che pagano il mio pranzo non ce n’è
sulle panchine in Piazza Grande,
ma quando ho fame di mercanti come me qui non ce n’è.

Dormo sull’erba e ho molti amici intorno a me,
gli innamorati in Piazza Grande,
dei loro guai dei loro amori tutto so, sbagliati e no.

A modo mio avrei bisogno di carezze anch’io.
A modo mio avrei bisogno di sognare anch’io.

Una famiglia vera e propria non ce l’ho
e la mia casa è Piazza Grande,
a chi mi crede prendo amore e amore do, quanto ne ho.

Con me di donne generose non ce n’è,
rubo l’amore in Piazza Grande,
e meno male che briganti come me qui non ce n’è.

A modo mio avrei bisogno di carezze anch’io.
Avrei bisogno di pregare Dio.
Ma la mia vita non la cambierò mai mai,
a modo mio quel che sono l’ho voluto io

Lenzuola bianche per coprirci non ne ho
sotto le stelle in Piazza Grande,
e se la vita non ha sogni io li ho e te li do.

E se non ci sarà più gente come me
voglio morire in Piazza Grande,
tra i gatti che non han padrone come me attorno a me    

P.s.: LUCIO DALLA!!

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DEDICATO A TE LUCIO, CHE LA VITA L’HAI VISSUTA APPIENO

Secondo la tradizione, nell’attimo che precede la morte, ognuno di noi conosce il vero motivo dell’esistenza.

E’ in quel momento che si materializzano l’Inferno o il Paradiso.

L’Inferno è guardarsi indietro in quella frazione di secondo e scoprire di aver sprecato l’occasione per rendere degno il miracolo della vita.

Il Paradiso è saper affermare in quell’istante: “Ho commesso alcuni errori, ma non sono stato un vigliacco. Ho vissuto appieno la vita e mi sono prodigato in ogni mia azione.”

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P.s.: Paulo Coelho, Aleph!!

 

IL MIO BENE

C’è gente che X IL MIO BENE (inutile luogo comune..che la gente tra l’altro usa troppo spesso e a sproposito) dice che dovrei tirar via su molto di quello che faccio..che dovrei dargliela su x alcune cose..ma intanto, visto che parliamo del MIO BENE..cominciamo a considerare l’implicazione di questo sforzo mentale..che fa tutto tranne che bene alla mia psiche…io nn tiro via nemmeno quando mi trucco al mattino..sembra che debba dipingere la Monnalìsa ogni volta..quindi figurarsi se posso tirar via sul lavoro o sugli affetti…quindi? Quindi morirò nella mia nevrosi da mancanza di affetto perenne xché faccio fatica a trovar qualcuno che mi faccia sentire realmente tutto l’affetto del mondo che prova x me..troppo spesso mi sento sola nelle mie sensazioni, emozioni, stati d’animo..poche volte riesco a condividere con qualcuno l’unicità di alcuni momenti..e le persone con cui ci riesco si contano davvero sulle dita di una mano….anzi ci stanno larghe…ma per fortuna che almeno loro pero’ ci sono…

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GIU’…

Penso che la mia malattia sia un lento affondare…nn c’è una causa..i dottori ti vivisezionano e quando nn trovano nulla dicono che è stress..ma intanto ti cucchi una medicina x tutta la vita..che non fa per niente bene…ti fai degli esami x tutta la vita e sai che sei una persona a rischio x tutta la vita..e dire che sembra una roba banale: ipertensione..ipertensione essenziale x l’esattezza..visto che di solito è associata a una causa quando nn trovano la causa la chiamano essenziale..che poi la causa loro nn la sanno ma io la so perfettamente..è come essere una pentola a pressione..dove il coperchio nn si apre mai..o x lo meno che è meglio nn aprire altrimenti sai il casino che esce?! Solo che continui a far fuoco sotto..il fuoco sono le delusioni date delle persone che ti stanno intorno..le persone a cui pensi di poterti affidare..quelle che ti hanno cresciuto..quelle a cui vuoi bene…quelle x cui faresti qualunque cosa e quando tocca a loro è già tanto se ti prestano un fazzoletto x piangere..che poi glielo devi pure restituire..pulito magari…senza disturbare troppo..Lo so che c’è di peggio…c’è sempre di peggio e sempre ci sarà…ne sono ben consapevole per l’amor del cielo..ma ogni tanto un po’ di sana frustrazione e bisogno di sfogo viene a galla…

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MI ABITUERO’…

M’abituerò a non trovarti
M’abituerò a voltarmi e non ci sarai
M’abituerò a non pensarti
Quasi mai, quasi mai, quasi mai

Alla fine c’è sempre uno strappo
E c’è qualcuno che ha strappato di più
Non è mai qualcosa di esatto
Chi ha dato ha dato e poi chi ha preso ha preso tutto quel che c’era
Non conta più sapere chi ha ragione
Non conta avere l’ultima parola, ora

M’abituerò a non trovarti
M’abituerò a voltarmi e non ci sarai
M’abituerò a non pensarti
Quasi mai, quasi mai, quasi mai

Alla fine non è mai la fine
Ma qualche fine dura un po’ di più
Da qui in poi si può solo andare
ognuno come può portando nel bagaglio quel che c’era
E le macerie dopo la bufera
Ricordi belli come un dispiacere, ora

M’abituerò a non trovarti
M’abituerò a voltarmi e non ci sarai
M’abituerò a non pensarti
Quasi mai, quasi mai, quasi mai

P.s.:LIGABUE!!

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AMORE & ALTRI RIMEDI

“..Solo che sono molto felice..in questo momento..qui e ora..il modo in cui la luce ti illumina la faccia..c’è un po’ di brezza che entra dalla finestra..e non importa se avro’ 10.000 momenti come questo..o solo questo perché è la stessa cosa..si..solo questo..qui e ora…”

“Da piccolo mi preoccupavo sempre di cosa avrei fatto da grande. ..Sai, quanti soldi avrei guadagnato o se un giorno sarei diventanto uno  importante. Quello che desideri di più al mondo a volte non succede. A volte succede quello che non ti saresti mai aspettato…”

 

“Incontri migliaia di persone e nessuna ti colpisce veramente e poi incontri una persona e la tua vita cambia…per sempre…”

 

“Questa è la prima volta in vita mia che io non mi sento sola..che ho qlcno vicino a me…sai che cosa vuol dire?!”

“-Io non ho mai conosciuto nessuno che pensasse davvero che io valessi qualcosa, finchè non ho incontrato te…..e allora l’hai fatto credere anche a me…perciò, sfortunatamente, Io ho bisogno di Te e Tu hai bisogno di Me.

-No, io no.

-Sì, invece.

-No, io no.

-Sì, invece.

-Smettila di dirlo

 -Hai bisogno che qualcuno si prenda cura di te.

-No, non è vero.

-E’ così per tutti.

-Allora ho bisogno più io di te che tu di me.

-Va bene.

-No, non va bene. Non è giusto. Volevo fare tante cose.

-Le farai, solo che le farai con me.

-Non ti posso chiedere tutto questo.

 -Non me l’hai chiesto…Hey, allora diciamo che, in un universo parallelo, c’è una coppia come noi due, solo che lei sta bene e lui, lui è perfetto, e i loro problemi sono quanti soldi potranno spendere per la loro vacanza o chi dei due è di cattivo umore quel giorno o se si sentono in colpa perchè lasciano il figlio alla baby-sitter. Io non voglio che siamo come quei due. Io voglio Noi, Te, Questo.”

 

Giusto giusto… io adesso dovrei comportarmi come se non fossi certa che sia giusto così potresti dirmi che non esiste giusto o sbagliato ma solo il momento… e poi io ti direi che non posso facendoti capire che invece posso… il che è inutile perché in realtà non mi stai ascoltando… perché non è una questione emotiva per te, non è neanche questione di sesso, è solo questione di trovare sollievo un ora o due dal peso di essere te stesso… e per me va bene così perché… voglio esattamente la stessa cosa.”

 

“Ma ci sono delle cose positive..Devi capire che sei sempre tu..sei sempre qui..e la vita va avanti..e la vita è bella..”

 P.s.: Tratto dal film Amore & altri rimedi!!

films, frasi, my mind

 

 

 

 

 

 

 

DISTRATTO

Un’ora un giorno o poco più
Per quanto ancora ci sarai tu
A volermi male
Di un male e che fa solo male
Ma non ho perso l’onesta
E non posso dirti che passerà
Tenerti stretto quando
In fondo sarebbe un inganno
E non vedi che sto piangendo
Chi se ne accorge non sei tu
Tu sei troppo distratto
Un’ora un giorno o poco più
Dicevi sempre è per sempre, si però
Guarda cosa è rimasto adesso
Che niente è lo stesso
Se non fa rumore l’anima
E quando sei qui davanti non s’illumina
E’ perché non ne sento più il calore
Non ne vedo il colore
E non vedi che sto piangendo
Chi se ne accorge non sei tu
Il tuo sguardo distratto
E non vedi che sto fingendo
E non mi guardi già più
Col tuo fare distratto
Un’ora un giorno o poco più
Per quanto ancora ti crederò?
Solo e perso e più confuso
Non avresti voluto
Vedermi scivolare via
Fuori dalle tue mani … che fantasia!
Fuori dalla tua vita ma mi hai preso
Soltanto in giro
E ora vedi che sto ridendo?
E chi mi guarda non sei tu
Tu eri sempre distratto
Ora che mi sto divertendo
Chi mi cerca non sei tu
Tu eri troppo distratto
Strappa … le
Le pagine
Dei giorni con me
Non mi rivedrai più
Puoi bruciarle perché
Non mi rivedrai
E non mi ferirai
E non mi illuderai
E non sarà
Non mi tradirai mai più
Come credi
Per un’ora un giorno forse un po’ di più
Non girava il mondo se non c’eri tu
E non volermi male adesso
Se non ti riconosco
Se non ti riconosco

 

PS: Elisa, cantato da Francesca.

 

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NESSUN LUOGO E’ LONTANO – Richard Bach

Rae cara, grazie per avermi invitato…

per il tuo compleanno!

La tua casa e’ distante mille miglia dalla mia,

E io sono uno che si mette in viaggio

solo quando ne vale la pena,

ebbene, ne val proprio la pena,

se si tratta di prender parte,

alla tua festa.

Non vedo l’ora di essere da te!

  

Il mio viaggio è cominciato dentro il cuore

di un piccolo uccello, un colibrì

che conoscemmo insieme, io e te, tanto tempo fa.

 

Lo trovai cordiale come sempre, anche stavolta.

E tuttavia, quando gli dissi che la piccola Rae

stava crescendo e che io stavo andando

alla festa per il suo compleanno con un regalo,

lui rimase perplesso.

Per un pezzo badammo a volare in silenzio,

e alla fine lui mi disse:

“Ci capisco ben poco, in quel che dici,

ma men che mai capisco come mai tu ci vada,

a questa festa”.

“Ma sicuro che ci vado, alla festa” dissi io.

“Cos’é che ti riesce tanto difficile da capire?”.

Lui non rispose niente, lì per lì,

ma quando arrivammo alla casa del gufo,

mi disse:

” Può forse una distanza materiale

separarci davvero dagli amici? Se tu desideri essere da Rae,

non ci sei forse già?”. 

 

“La piccola Rae sta crescendo, e io vado alla festa del

suo compleanno con un regalo” dissi al gufo.

Mi parve strano dire vado, è vero, dopo quanto mi aveva detto

il colibrì, ma lo stesso mi espressi in quel modo,

perchè Gufo mi capisse.

Lui pure restò zitto per un pezzo, seguitando a volare.

Un silenzio tutt’altro che ostile.

Ma, quando mi ebbe condotto sano e salvo a

casa dell’aquila, così mi parlò:

“Ci capisco ben poco in quel che dici, ma

men che mai capisco perchè la chiami

piccola, la tua amica”.

Ma sicuro ch’è piccola”, dissi “dal momento che non è

ancora grande. Cos’è che ti riesce tanto duro da capire?”.

Gufo allora mi guardò, coi suoi occhi profondi color ambra,

mi sorrise e mi disse:

“Pensaci su”.

 

“La piccola Rae sta crescendo, e io vado alla festa per il

suo compleanno con un regalo”

dissi all’aquila.

Mi faceva un pò specie, veramente, dire vado e dire

piccola, dopo quanto mi avevano detto Colibrì e Gufo,

ma lo stesso mi espressi a quel modo,

affinchè Aquila potesse capirmi. 

A gara con i venti di montagna.

Al sopra delle vette,

insieme volammo…

Alla fine lei mi disse:

” Ci capisco ben poco

in quel che dici, ma men che mai capisco la

parola compleanno”.

“Ma sicuro: compleanno” dissi io.

“S’intende festeggiare il giorno in cui ebbe inizio

la vita di Rae, e prima del quale lei non c’era.

Cosa c’e’ di tanto difficile da capire, in questo?”.

Aquila allora incurvò le ali e, dopo

una picchiata rapidissima, atterrò con dolcezza

su una roccia, nel deserto.

“Ci sarebbe stato un tempo anteriore alla nascita di Rae?

Non pensi, piuttosto, che la vita di Rae sia cominciata

prima ancora che il tempo esistesse?”.

  

“La piccola Rae sta crescendo e io

vado alla festa per il suo compleanno con un

regalo.” Così dissi anche a Falco.

Mi suonava un pò strano tuttavia

dire vado, dire piccola e compleanno,

dopo quanto avevo udito da Colibrì,

da Gufo e Aquila, tuttavia così mi espressi

perchè Falco mi capisse.

Sorvolammo veloci il deserto,

e alla fine lui mi disse: ” Sai, capisco ben

poco di ciò che mi dici, ma meno di tutto mi spiego

quel tuo sta crescendo”.

“Ma sicuro che Rae sta crescendo” dissi io. “Adesso è

più vicina all’età adulta, e un anno più lontana

dall’infanzia. Cosa c’è di tanto arduo da capire,

quanto a questo?”.

Falco alfine atterrò su una spiaggia solitaria.

“Un anno più lontanta dall’infanzia?

di lì a poco, scomparve.

Si sollevò di nuovo in volo e, non mi sembra che questo

sia crescere!”

  

Il gabbiano, lo so, era molto saggio.

Volando insieme a lui, riflettei bene

prima di parlare e scelsi con cura le parole,

dimodochè capisse che qualcosa pur

avevo imparato.

“Gabbiano,” gli dissi alla fine

“perchè mi porti in volo da Rae,

quando sai che in realtà io già sono da lei?”.

Di là dal mare, di là dai monti, finalmente il gabbiano

calò e si posò sopra il tetto di casa sua.

“Perchè l’importante” mi disse “è che tu sappia

la verità. Finchè non la sai – finchè non la

capisci veramente – puoi soltanto afferrarne

qualche stralcio, o brandello, e non senza

aiuto dall’esterno: da macchine, uomini, uccelli.

Ma ricordati, ” disse ” che l’essere ignota non

impedisce alla verità d’essere vera.”

Ciò detto, disparve.

 

E’ venuto il momento di aprire il regalo.

I regali di latta e lustrini si sciupano subito,

e via.

Io invece ho un regalo migliore, per te.

E’ un anello, da metterti al dito.

E brilla d’una luce tutta sua.

Nessuno può portartelo via;

non può essere distrutto.

Tu sei l’unica al mondo che riesca a

vedere l’anello che io oggi ti dono,

come io ero l’unico in grado di vederlo

quand’era mio.

Questo anello ti dà un nuovo potere.

Messo al dito, potrai levarti in volo

con tutti gli uccelli dell’aria

– vedere attraverso i loro occhi dorati –

palpare il vento che sfiora le loro

vellutate piume – e potrai quindi conoscere la gioia

di sollevarti lassù, in alto, al di sopra del mondo

e di tutte le sue pene.

Potrai restarci quanto ti parrà,

su nel cielo, al di là della notte, e oltre l’alba.

E quando avrai voglia di tornar giù di nuovo,

vedrai, tutte le tue domande

avranno risposta e tutte le tue ansie si

saranno dileguate. 

Al pari d’ogni cosa che non può toccarsi con mano

o vedersi con gli occhi, il tuo dono si fa

più potente via via che lo usi.

Dapprincipio l’impiegherai solo quando sei fuori casa,

all’aperto, guardando l’uccello insieme al quale voli.

Ma poi, più in là, se l’adoperi ben bene,

funzionerà anche con quegli uccelli che non

vedi; finchè t’accorgerai che non t’occorre

nè l’anello nè l’uccello per volare al di sopra

delle nubi, nel sereno. 

E quando arriverà per te quel giorno, tu dovrai

a tua volta donare il tuo dono a qualcuno che sai

ne farà buon uso; costui potrà apprendere, allora,

che le uniche cose che contano son quelle fatte di

verità e di gioia, e non di latta e lustrini.

 

Rae, questo è l’ultimo anniversario che

festeggio con te in modo speciale.

Dai nostri amici uccelli ho imparato quanto segue.

 

Non posso venire da te,

perchè già ti sono accanto.

Tu non sei piccola, perchè già sei cresciuta:

sei grande e giochi con il tempo e la vita –

come tutti facciamo – per il gusto di vivere.

Tu non hai compleanno, perchè sei sempre

vissuta; non sei mai nata, e mai morirai.

Non sei figlia di coloro che tu chiami

papà e mamma. bensì loro compagna

di avventure, in viaggio alla scoperta delle cose

del mondo, per capirle.

Ogni regalo che ti fa un amico ‘ un augurio di

felicità: così pure questo anello. 

 

Vola libera e felice, ad di là dei compleanni,

in un tempo senza fine, nel persempre.

Di tanto in tanto noi c’incontreremo

quando ci piacerà – nel bel mezzo

dell’unica festa

che non può mai finire.

 

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P.s.: foto di Pansaram!